Sostegno alla genitorialità
Tutti i grandi sono stati bambini una volta.
Ma pochi di essi se ne ricordano
(Antoine De Saint-Exupéry)
I genitori, sempre più, hanno bisogno di avere spazi di confronto, di riflessione e di aiuto per meglio comprendere le difficoltà dei loro figli, per individuare le modalità educative più adeguate, per aiutarli a crescere e per migliorare la relazione con loro.
Individuare, recuperare e rinforzare le capacità genitoriali esistenti permette di valorizzare le risorse che il genitore possiede, per avere un rapporto più sereno con i propri figli: buone capacità genitoriali hanno un impatto estremamente positivo sullo sviluppo fisico, emotivo e intellettuale dei bambini.
Il sostegno alla genitorialità è un modo semplice ed efficace per chiedere aiuto in momenti di difficoltà. La finalità è quella di provare a stemperare alcune impasse evolutive grazie ad una lettura più adeguata dei comportamenti dei figli. Questo può, in alcuni casi, consentire che lo sviluppo “sano” dei figli riparta in modo autonomo.
E’ utile per affrontare quei problemi connessi al disagio – ineliminabile – che i figli incontrano nell’affrontare il processo di sviluppo o in alcuni momenti di passaggio nelle fasi del ciclo di vita (i cambiamenti scolastici, la nascita di un figlio, la nascita di un fratellino, la morte o la malattia di una figura cara).
Il sostegno alla genitorialità è inoltre un percorso di aiuto che può essere utile ai genitori che hanno figli con particolari difficoltà (iperattività, disturbo di apprendimento, immaturità, ritardo, esperienze traumatiche infantili, lutti, affidi e adozioni), per non sentirsi soli, per imparare a gestire le criticità nel miglior modo possibile e a rispondere a bisogni educativi e affettivi un po’ speciali.
I genitori di pre-adolescenti e adolescenti possono dover affrontare momenti in cui sono travolti dalla forza con la quale si manifestano certi comportamenti e spaventati dalla loro violenza ed estraneità rispetto al carattere del figlio come lo avevano conosciuto fino a quel momento. Questo può provocare sentimenti diversi che possono elicitare comportamenti preoccupati, permissivi, tolleranti o repressivi, conseguenti all’onda d’urto provocata dalle emozioni portate in campo dal ragazzo o dalla ragazza.
Questi momenti si alternano ad altri in cui sembra che torni una maggiore tranquillità, momenti durante i quali si può trovare anche lo spazio per pensare a “cosa possa essere successo e perché”.
Spesso in queste situazioni può nascere nella mente del genitore l’esigenza di avere qualcuno con cui confrontarsi e capire con quali strumenti potrebbe aiutare più efficacemente il figlio/a ad affrontare le difficoltà che provocano sofferenza e disequilibrio.
La famiglia è un contenitore fondamentale per sostenere il disagio dei suoi componenti. Iniziare un percorso di sostegno alla genitorialità significa assumersi la responsabilità di questo compito, lavorando con lo psicologo e attraverso se stessi, sul disagio dei propri figli e sulle difficoltà relazionali con lui.
Si tratta, laddove l’intervento è precoce, di un percorso focalizzato e limitato nel tempo, finalizzato alla definizione precisa del problema e all’individuazione delle strategie efficaci per affrontarlo.